LUOGO | AREA
Rifugio G.Segantini Val d’Amola
Alta Val Nambrone / Pinzolo
DESCRIZIONE
Un fantastico balcone a 2.300mt al cospetto delle Dolomiti di Brenta e ai piedi di Cima Presanella (3.558m), la più alta vetta in territorio trentino. Un bellissimo rifugio, considerato un vero e proprio nido d’aquila circondato da morene glaciali, cascate e risalti d’acqua, che offre indimenticabili albe e tramonti.
ACCESSO |
P=E | T 1.15h | QP 2.020mt | QA 2.373m
In macchina, dalla statale SS 239 per Madonna di Campiglio, tra Pinzolo e S. Antonio di Mavignola al tornante n.4, prendere la strada per la Val Nambrone (cartello segnaletico Rifugio G.Segantini). Dopo circa 4km, superato il rifugio ristorante Nambrone, proseguire per circa 8 km fino a un bivio sulla sinistra (cartello Rifugio G.Segantini) che in poche curve su strada sterrata porta al parcheggio auto in località Malga Vallina d’Amola a mt. 2020 (sbarra su ponte). Qui imboccare il sentiero N°211 (E) che porta in 1.15h di facile camminata al Rifugio. In alternativa, sempre in macchina dal bivio poco sopra citato, si può proseguire per qualche km fino al Rifugio Cornisello mt. 2120 (parcheggio), e poi per il sentiero N°216 (E) in 1h30/40′ di cammino raggiungere il Rif. Segantini passando dal Pass de l’Om.
CONSIGLI FOTOGRAFICI
Stagioni: vista l’impossibilità di raggiungerlo d’inverno, il rifugio è accessibile nei classici mesi dell’apertura ovvero da giugno a settembre. L’area intorno al Rifugio è considerata come un grande laboratorio di fotografia a cielo aperto nel quale, a distanza di poche centinaia di metri, si possono fotografare torrenti, laghetti, riflessi, cascate, morene e sassi di origine glaciale, cime maestose, panorami di grande respiro. La mattina e la sera regalano albe e tramonti spettacolari. Per la fotografia notturna è l’ideale per l’assenza di inquinamento luminoso oltree al grande respiro del cielo sopra il rifugio.
Orario: in base ai soggetti che si vogliono fotografare ci sono orari diversi, vista la varietà poco sopra descritta. Si tenga presente che il rifugio ha il sole di fronte per tutta la mattinata fino a metà pomeriggio. Quindi per fotografare le Dolomiti di Brenta gli orari migliori sono la mattina (alba) e la sera (tramonto). Per acqua, torrenti, cascate etc si faccia solo attenzione a non avere luce diretta che possa portare a bruciare le alte luci
Tecnica: sicuramente un treppiede, perchè sia albe che tramonti necessitano di tempi di scatto più o meno lunghi. Così vale anche per tutte le situazioni con acqua nel caso si voglia avere l’effetto cosiddetto “seta”. Un polarizzatore non farà certo male per arricchire di contrasti cielo e nuvole., ma anche per l’acqua.
LA FOTOGRAFIA | ©Alberto Bregani | INFO copyright
Data di scatto: Settembre 2015 – tardo pomeriggio
Luogo e descrizione della foto: poco sopra il Rifugio, prendendo il sentiero che porta alla via normale a Cima Presanella, c’è un’area morenica di origine glaciale. È una zona ricca di pozze, laghetti, cascatelle e anse della sorgente del Sarca d’Amola. Bisogna attendere il pomeriggio, man mano che il sole si sposta alla nostra destra rispetto al nostro sguardo verso le Dolomiti di Brenta, per poterle fotografare con la migliore delle luci. Se poi qualche nuvola ci mette del suo, l’effetto potrebbe essere questo.
Legenda voce “accesso”
(P= Percorso, Tur=turistico, Esc=escursionistico, L=lunghezza percorso, T=tempo, QP=quota partenza, QA=quota arrivo)
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APT Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena